TERZA EDIZIONE
Summit di Psicologia Saronno 2022
Connettersi.
Nuovi modi di relazionarsi attraverso la tecnologia
Sabato 15 ottobre 2022
Aula Magna dell’Istituto Aldo Moro a Saronno
15 ottobre: Giornata di Psicologia a Saronno
Si è conclusa la terza edizione del Summit di Psicologia, tenutosi il 15 ottobre 2022 presso l’Aula Magna dell’Istituto Aldo Moro
Il tema è stato “Connettersi. Nuovi modi di relazionarsi attraverso la tecnologia”. Psicologi e Psicoterapeuti sono intervenuti nell’arco della giornata per trattare le tematiche legate alla commessione.
Dott. Ramella
Dott.ssa Giudici e Dott. Tovagliari
Dott.ssa Beccia
Dott. Enzo De Bustis
Dott. Monea
Dott.ssa Selvatici e Dott. Banzi
Dott.ssa Mirto
Dott. Sottocorno
Tutti gli interventi del Summit di Psicologia 2022 di cui abbia avuto la possibilità di utilizzare le immagini.
Evento patrocinato da
Video e interventi
Summit di Psicologia Saronno 2022
Di seguito gli interventi dei professionisti che hanno partecipato all’evento.
L’intera giornata sarà moderata dal dott.ssa Paola Marinoni, responsabile della sede di Saronno del Centro InTerapia.
Evento organizzato da
Dott. Mattia Ramella
Psicologo e Psicoterapeuta
Potenza, potere, possibilità. Tecnologia e sviluppo delle rappresentazioni di sé e dell’altro in età evolutiva.
Riassunto intervento
L’intervento prova a descrivere l’utilizzo della tecnologia da parte di preadolescenti e adolescenti/giovani a partire dal discorso sviluppato insieme a loro nella stanza di psicoterapia. Successivamente la riflessione si apre sulle rappresentazioni interne che si costruiscono a partire dalle modalità peculiari di entrare in relazione con l’ambiente che li circonda.
Ambiente che include un “saper maneggiare” gli stimoli del mondo esterno per poter sviluppare la propria identità: quale relazione tra il “maneggiare” gli strumenti tecnologici e il “maneggiare” il rapporto con sé e con gli altri?
Dalle narrazioni condivise con i ragazzi in età evolutiva emerge come l’utilizzo della tecnologia sia spesso al centro del rapporto di potere con gli adulti significativi (genitori e non).
Così come la mente adolescente gioca le proprie trasformazioni al confine tra esterno ed interno, il mondo adulto è chiamato a scegliere come abitare quel confine per accompagnare/ostacolare la crescita.
La sfida si sposta dunque sul potere/impotenza dell’ambiente adulto nel “maneggiare” trasversalmente tutte le relazioni in gioco attorno a questa tematica: quali criticità/possibilità di costruire una nuova competenza che possa riattivare la speranza nelle nuove generazioni?
Descrizione professionale
Psicologo sociale e dello sviluppo, Psicoterapeuta specializzato in Psicoterapia dell’Adolescente e del Giovane Adulto presso l’Istituto Minotauro di Milano.
Svolge attività privata a Lecco e Varese: offre servizi di consultazione psicologica, valutazione psicodiagnostica, psicoterapia, sostegno alla genitorialità, presa in carico del disagio adolescenziale, psicoterapia di gruppo.
A Saronno lavora come terapeuta presso l’Associazione Città Di Smeraldo Onlus tramite la presa in carico della sofferenza adolescenziale che si manifesta attraverso l’attacco al Sè: gesti autolesivi, ritiro sociale, pensieri suicidali.
Ha svolto per 15 anni attività di prevenzione del disagio e promozione del benessere attraverso Progetti di Educazione Socio-Affettiva/Sportelli d’Ascolto/Orientamento presso diversi Istituti Scolastici (Scuola primaria e Secondaria di Primo Grado) del territorio.
Conduce attività di Supervisione per Gruppi di Educatori che lavorano con i minori.
E’ Formatore Nazionale del Centro Sportivo Italiano.
Dott.ssa Laura Giudici
Psichiatra
Dott. Davide Tovagliari
Psicologo e Psicoterapeuta
Ritiro sociale, stallo evolutivo, “dipendenza” da internet: le proposte cliniche del CPS di Saronno
Riassunto Intervento
Negli ultimi anni i Servizi di Salute Mentale hanno registrato un sensibile aumento di utenti in età giovanile (18-25 aa) con quadri comportamentali definibili come tendenza a “isolamento”, “ritiro sociale”, “dipendenza da internet” o da social media, non riferibili a una
comune diagnosi psicopatologica, pur con evidenza di tratti personologici simili. Presso il Centro Psico – Sociale di Saronno a partire dal 2021 si sono realizzati interventi terapeutici integrati, individuali e di gruppo, specificamente rivolti agli utenti con tali quadri personologici e comportamentali, e ai loro familiari.
In particolare, gli interventi di gruppo (due gruppi paralleli, uno composto dai ragazzi e uno composto dai genitori) si sono posti due principali finalità: comprendere il senso (emotivo, relazionale) delle condotte dei ragazzi e delle risposte dei genitori; riconoscere i problemi comunicativi nella relazione genitore-figlio e al contempo promuovere strategie di comunicazione efficaci.
Descrizione professionale Dott.ssa Giudici
Nata a Como nel 1963, mi sono laureata in Medicina nel 1988 e specializzata in psichiatria nel 1992, presso l’università di Pavia.
Dal 1990 lavoro nei servizi psichiatrici dei Dipartimenti di salute mentale di ospedali pubblici.
Ho lavorato sia presso il reparto ospedaliero (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura), che presso il servizio ambulatoriale territoriale (Centro Psico-Sociale), svolgendo anche la funzione di responsabile di servizio con funzione di coordinamento clinico. Attualmente lavoro come psichiatra responsabile del CPS di Saronno.
La formazione psichiatrica iniziale è stata caratterizzata da un orientamento psicodinamico, che ha integrato la formazione più strettamente medica. Dal 2010 ho seguito invece una formazione specifica per la cura del Disturbo borderline di personalità ad orientamento dialettico-comportamentale (DBT), integrata successivamente con un corso specifico su DBT in adolescenza e un corso sulla terapia basata sulla mentalizzazione (MBT).
Il mio lavoro nel servizio pubblico comporta la necessità di affrontare ogni forma di disturbo psichiatrico, eventualmente orientando la persona ad integrare la cura psichiatrica con interventi specialistici o assistenziali differenti all’interno o all’esterno del servizio. E’ necessario quindi avere attenzione non solo al lavoro clinico di cura della persona, ma anche alla integrazione con altre agenzie del territorio, sia sanitarie che sociali.
Descrizione professionale Dott. Tovagliari
Dirigente Psicologo Psicoterapeuta presso il Centro Psico Sociale di Saronno – Dipartimento di Salute Mentale della ASST Valle Olona.
Specializzato in Psicoterapia dell’Adolescente e dell’Adulto, dal 2004 svolge attività professionale nei Servizi territoriali di salute mentale (Psichiatria, Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescente), in qualità di psicoterapeuta individuale e di gruppo, in integrazione con le altre figure professionali dell’équipe multidisciplinare.
Dott.ssa Laura Beccia
Psicologa e Psicoterapeuta
La società del selfie… narcisismo e relazioni
Riassunto intervento
Social Media, selfie, Facebook, smartphone hanno decisamente cambiato la nostra quotidianità e il nostro modo di relazionarci, ma hanno avuto anche un impatto sul nostro assetto psicologico.
Alcuni ricercatori si stanno interrogando su quali sono le conseguenze di questa iperconnessione, c’è chi ha parlato a cui cultura del narcisismo, narcisismo digitale.
In America i professionisti iniziano già a parlare di Selfie-Syndrome, come di un disturbo che colpisce le persone eccessivamente preoccupate della propria immagine digitale sui social media.
Come si ripercuote tutto questo nel vita reale, che influenza ha sulle relazioni?
L’intervento avrà come obiettivo quello di illustrare il funzionamento di una personalità narcisistica e di come nella vita di queste persone spesso c’è la scomparsa dell’altro provocando una grande fatica e sofferenza anche nelle persone intimamente connesse con loro , cercheremo di illustrare dove questa ferita affonda le sue radici.
Descrizione professionale
La Dott.ssa Laura Beccia è Psicologa Clinica, laureata all’Università degli Studi di Padova. Si specializzata dapprima in terapia cognitivo-comportamentale presso la scuola della dr.ssa S. Sassaroli Studi Cognitivi a Milano, per poi approcciarsi negli anni alla Schema Therapy, che riconosce come metodo efficace e funzionale da integrare nella propria pratica clinica. Diventa pertanto terapeuta Certificata e Supervisore riconosciuto dalla Società Internazionale International Society of Schema Therapy (ISST).
L’importanza e il riconoscimento che da a questo metodo la porta a diventare socio dell’Istituto di Scienze Cognitive e cofondatore della Società Italiana per la Schema Therapy di cui ora è presidente oltre che responsabile dello Schema Therapy Center di Saronno nel Centro di psicoterapia integrata.
Da anni organizza convegni internazionali di Schema Therapy invitando docenti e professionisti più illustri nel mondo e tiene corsi di formazione in Italia. Cofondatore del CIDA (centro Italiano Disturbi Alimentari) Milano.
Enzo De Bustis
Ospite
Bambini, famiglia e internet.
Dott. Tiziano Monea
Psicologo e Psicoterapeuta
Videogiochi: semplici passatempi o potenziali strumenti?
Riassunto intervento
I videogiochi rappresentano sempre più una parte significativa nella vita di molte persone, anche nel nostro Paese. Il fatturato dei videogame in Italia è passato da 900 milioni di euro nel 2014 a 2,2 miliardi di euro nel 2021, coinvolgendo 15,5 milioni di persone, ovvero il 35% della popolazione italiana tra i 6 e i 64 anni di età.
La ricerca scientifica ha da tempo abbandonato di rispondere alla domanda “i videogiochi fanno male?”, evidenziandone i benefici in diversi ambiti e cercando di capire invece quale rapporto esiste tra le caratteristiche del videogioco e gli effetti sulla salute mentale del giocatore.
Ma cosa porta le persone ad interessarsi ad un’attività che per molto tempo è stata ritenuta “infantile”?
Quali sono i risvolti psicologici e relazionali? A livello clinico, quali sono le problematiche annesse?
Il gioco è innanzitutto un momento di svago, di divertimento, ma è anche sempre stato considerato un’attività fondamentale per la crescita cognitiva, motoria e interpersonale in quanto capace di creare una realtà fittizia e una dimensione provvisoria nella quale poter esprimere sé stessi ed il proprio potenziale. Attraverso il gioco si può imparare molto anche grazie ad una modalità di apprendimento di tipo esperienziale, che risulta ancor più efficace nel momento in cui è connotata emotivamente.
Il videogioco è anch’esso un gioco e permette tutto ciò e non solo, dal momento che le realtà fittizie create dai vari software sono ben strutturate e costringono l’individuo ad adattarsi ad un sistema prestabilito, sfruttando le proprie competenze e capacità e dunque sviluppandole.
Talvolta, alcune persone finiscono per rifugiarsi in queste realtà fittizie nelle quali presumibilmente si sentono più efficaci e sicuri, adottando delle vere e proprie forme di evitamento dalla “vita reale”, fino ad arrivare in alcuni casi a parlare di dipendenza, ma rispetto a ciò, come suggerisce lo studioso Mark D. Griffiths, il contesto di partenza di ciascun soggetto è fondamentale.
Inoltre, sempre più i videogiochi e i loro avatar stanno diventando parte integrante nello sviluppo e nella costruzione della propria identità negli adolescenti.
Tuttavia, i videogiochi non si stanno affermando così tanto solo perché usati dai giovani. Sempre più adulti si intrattengono in questo modo. Non a caso i numeri sopra citati dell’industria dei videogiochi si sta avvicinando sempre di più ai numeri di quella cinematografica.
Diventa quindi fondamentale cercare di comprendere e sfruttare tutto il loro potenziale, sia da un punto di vista psicologico, attraverso applicazioni in ambito clinico, sia da un punto di vista sociale ed economico, che potrebbe fornire nuove opportunità di lavoro e soddisfazione personale.
Descrizione professionale
Psicologo dell’età evolutiva, Psicoterapeuta e specialista in Psicologia Clinica, specializzato con il massimo dei voti presso la Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano.
Iscritto all’albo degli Psicologi e degli Psicoterapeuti della Lombardia n° 12641.
Psicoterapeuta certificato Schema Therapy e Psicoterapeuta EMDR di primo livello.
La mia attività mi ha portato negli anni ad intraprendere diverse collaborazioni in diverse realtà. Ho collaborato per diversi anni con l’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano, prima nel reparto di Psicopatologia dell’Età Evolutiva, successivamente nel reparto di Psichiatria IV.
Attualmente collaboro con lo Schema Therapy Center di Saronno, con il Centro Crisalide di Saronno, con il Centro Argo per la Persona di Milano e con il Centro Aquilone di Seregno. Inoltre, da diversi anni lavoro presso il Servizio Spazio Neutro del Comune di Milano e gestisco lo sportello psicologico di due scuole statali secondarie di primo grado.
Mi occupo di disturbi di personalità, disturbi dell’umore, disturbi d’ansia e disturbi post traumatici.
Mi occupo anche di bambini ed adolescenti con difficoltà emotive e problematiche comportamentali e di supporto genitoriale.
Nel mio studio, attraverso un approccio integrato, bambini, adolescenti ed adulti possono intraprendere un percorso volto a migliorare la comprensione e la gestione di se stessi e delle relazioni con gli altri e ad aumentare il ventaglio di possibilità di percepire ed agire nel mondo, favorendo i propri bisogni e le risorse personali.
Dott.ssa Nerella Selvatici
Psicologa e Psicoterapeuta
Dott. Roberto Banzi
Psicologo e Psicosomatologo
Tecno-corpi e menti digitalizzate
Riassunto intervento
Nell’era dell’iper-modernità le tecnologie digitali pervadono ogni aspetto della vita, arrivando ad essere percepite come delle vere e proprie protesi, necessarie per interagire con l’ambiente e con l’Altro.
La continua e precoce interazione con i devices tecnologici ha avuto un profondo, significativo impatto sulle persone, in particolare sulle nuove generazioni. Fino a modificarne i corpi a livello del sistema nervoso centrale, influenzando lo sviluppo cerebrale.
Inoltre, la situazione pandemica ha ulteriormente amplificato ed esteso il fenomeno della digitalizzazione di massa, accelerando questi processi e rendendone maggiormente visibili gli effetti.
Quali sono le principali conseguenze psicologiche, relazionali e sociali di questi cambiamenti strutturali?
Quali sono le possibilità d’incontro e di lavoro psicologico con i bambini, gli adolescenti e i giovani adulti dell’era digitale?
Descrizione professionale Dott.ssa Selvatici
Co-fondatrice dell’Istituto di Psicosomatica Integrata di Saronno.
Socia dell’Associazione Italiana di Psicologia Psicosomatica.
Psicologa, Psicoterapeuta
Ordine Psicologi Lombardia iscrizione al n. 7446
Laureata in psicologia presso l’Università di Padova. Specializzata in psicologia dell’età evolutiva presso la S.P.P. (psicoanalitica-psicodinamica) di Milano. Psicoanalisi personale svolta con il professor E. Funari (Università Statale di Milano).
Si occupa di psicoterapia dell’età evolutiva, di adulti e genitorialità.
Ha scritto testi teatrali per minori, collaborando con il Teatro Cinque di Milano, per formare degli operatori teatrali che sono intervenuti all’interno delle scuole. In India ha pubblicato delle “Favole” a carattere socio-psico-educativo.
Nel 2017 diventa titolare dell’Equipe 92 autorizzata dall’ATS Insubria (Valle Olona) alla certificazione dei D.S.A. Nello stesso anno fonda a Saronno il centro polispecialistico Tondangolo, al quale hanno collaborato negli anni diversi professionisti, parallelamente all’equipe di certificazione ed una NeuroPsichiatria Infantile.
Da anni, lavorando coi minori anche nell’ambito degli apprendimenti, si è appassionata ed ha approfondito la complessità dell’integrazione mente-corpo nel lavoro clinico. Pat Ogden, Daniel J. Siegel, Stephen Porges sono solo alcuni tra i principali autori a cui si é ispirata per avviare la sua formazione/aggiornamento clinico.
Nel 2015-2017 segue a Macerata i corsi del prof. Piero Crispiani, docente dell’Università locale, formandosi ai Disturbi Specifici degli Apprendimenti letti come manifestazione del disturbo disprassico.
Alla fine del 2017 inizia la sua collaborazione con l’Istituto di Psicosomatica Integrata di Milano, partecipando a dei master e presso il quale tutt’oggi svolge una formazione continua al modello terapeutico Somatic Competence®.
Nel 2021 fonda insieme al Dottor Roberto Banzi il Polo Saronnese dell’Istituto.
Descrizione professionale Dott. Banzi
Direttore dell’Istituto di Psicosomatica Integrata di Saronno
Socio dell’Associazione Italiana di Psicologia Psicosomatica
Socio dell’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, GAP e Cyberbullismo (Di.Te.)
Psicologo, Psicosomatologo
Ordine Psicologi della Lombardia iscrizione al n. 16286
Psicologo, specializzato in Psicologia dello Sviluppo e della Comunicazione presso l’Università Cattolica di Milano, psicosomatologo, formato al modello Somatic Competence® e psicoterapeuta in formazione, presso la scuola di psicoterapia Nuova Clinica Nuovi Setting di Milano.
Dopo le prime esperienze lavorative nella tutela ai minori e nel campo della disabilità, prosegue il suo percorso formativo e professionale privilegiando quest’ultimo ambito. Si specializza in autismo e disturbi pervasivi dello sviluppo, comunicazione aumentativa e alternativa secondo il metodo PECS®, analisi e gestione dei comportamenti problematici, progettazione psicosociale per la disabilità intellettiva secondo il modello della Qualità di Vita.
Dal 2011 a oggi assume diversi ruoli all’interno dei servizi per la disabilità: operatore nei servizi diurni e domiciliari; coordinatore di un Centro Diurno per l’Autismo e di un Centro Socio-Educativo per persone con disabilità intellettiva e comorbidità psichiatriche; psicologo a sostegno delle famiglie e case manager in situazioni di grave fragilità all’interno del progetto “Matrici Ecologiche” del professor Luigi Croce; supervisore delle equipe educative e degli interventi svolti all’interno dei servizi.
Dal 2015 partecipa al programma di formazione continua dell’Istituto di Psicosomatica Integrata acquisendo, tra le altre, metodologie e tecniche di: trattamento dello stress, kinesiologia specializzata, naturopatia integrata, sviluppo di competenza somatica.
Dal 2017 al 2020 collabora con le sedi di Milano, Bergamo e Senago dell’Istituto, nelle quali svolge consulenza e sostegno psicologico a individui adulti, anziani o in età evolutiva, alle coppie e alle famiglie, oltre a un servizio di case management per la disabilità e la fragilità, seguendo un approccio psicosomatico integrato.
Dal 2018 si occupa di formazione, nello specifico: all’interno delle organizzazioni per i servizi alla persona, riguardo tematiche come la progettazione e la gestione di interventi complessi; nelle scuole, in merito agli effetti psicologici delle dipendenze tecnologiche.
Nel 2021 fonda insieme alla Dottoressa Nerella Selvatici il Polo Saronnese dell’Istituto di Psicosomatica Integrata.
Dott.ssa Anna Maria Mirto
Neuropsicologa Psicoterapeuta
La Realtà Virtuale nello studio dello psicoterapeuta
Riassunto intervento
Grazie al continuo avanzamento tecnologico e digitale, la realtà virtuale non è mai stata così vicina e a portata di mano. La diffusione su larga scala di questa nuova tecnologia deve un grazie al mondo dei video games, in cui si possono osservare le giovani generazioni tra i maggiori beneficiari di questo sistema.
Ma cosa accadrebbe se la Realtà virtuale divenisse, non solo uno strumento ludico, ma anche di cura?
E se approdasse nello studio dello psicoterapeuta?
Se ciò accadesse, la Realtà Virtuale potrebbe essere utilizzata nel trattamento delle fobie specifiche, come ad esempio di guidare, di volare, delle altezze, degli animali. In questo modo la persona potrebbe “esporsi virtualmente” allo scenario temuto stando, nella realtà reale, in un contesto sicuro, ossia lo studio del terapeuta, che nel frattempo accompagnerebbe il paziente nell’esposizione, supportandolo nel monitoraggio dell’ansia e nell’adozione di strategie di rilassamenti.
O ancora, potrebbe essere utilizzata negli interventi di riabilitazione neurocognitiva in casi di decadimento cognitivo per stimolare la memoria, l’attenzione, attraverso scenari della vita quotidiana, come andare a fare la spesa.
Tutto ciò non è solo una speranza, è già possibile. La realtà virtuale è già approdata nello studio dello psicoterapeuta!
Durante l’intervento verranno illustrate le applicazioni della realtà virtuale nel contesto della salute mentale e verrò dato spazio ad esercizi pratici.
Descrizione professionale
Laureata all’Università degli Studi di Trento in Psicologia, nell’area delle Neuroscienze, successivamente specializzata presso la scuola Studi Cognitivi in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale, sono iscritta all’Ordine degli Psicologi dell’Emilia Romagna n. 8280.
Mi occupo di valutazione neuropsicologica e di riabilitazione neurocognitiva delle funzioni cognitive (attenzione, memoria, linguaggio ..) in persone adulte e anziane che presentano patologie neurodegenerative (come la malattia di Alzheimer, la demenza fronto-temporale, il morbo di Parkinson …) o lesioni del sistema nervoso cerebrale dovute a esiti cerebrovascolari (come ictus, ischemie) o a trauma cranico.
Nel lavoro psicoterapico, lavoro principalmente con adolescenti e adulti (compresi gli over 65anni) occupandomi del trattamento dei sintomi depressivi, ansiosi, di problematiche relazionali e dei disturbi di personalità. Tra le tecniche che utilizzo in psicoterapia vi sono la Schema Therapy, l’EMDR per l’elaborazione dei vissuti traumatici, la Mindfulness, oltre a quelle dell’approccio cognitivo-comportamentale. Collaboro, inoltre, come psicologa con la Fondazione Monsignor Comi di Luino, occupandomi del sostegno psicologico sia per gli ospiti che i familiari.
Ho conseguito anche la certificazione di Psicologa Digitale, implementando l’uso della realtà virtuale sia nella riabilitazione neurocognitiva che nel trattamento psicoterapico delle fobie (es: puara di guidare, delle altezze…) e del disturbo ossessivo compulsivo.
Dott. Simone Sottocorno
Psicologo e Psicoterapeuta
Neurofeedback e Biofeedback: sistemi innovativi per la regolazione in psicoterapia
Riassunto intervento
Negli ultimi decenni, grazie anche agli sforzi della ricerca clinica in ambito psicologico, le nuove tecnologie sono entrate a pieno titolo fra le possibili soluzioni terapeutiche applicabili dai professionisti della salute mentale nel trattamento dei sintomi dell’ansia, della depressone e di altre condizioni. In particolare i dispositivi di neurofeedback, cioè di retroinformazione circa l’attività elettrica del cervello, e di biofeedback, ossia di retroinformazione sull’attivazione fisiologica, si sono ampiamente diffusi, complice anche la facilità di utilizzo ed il carattere non invasivo. Conoscere meglio questi strumenti può aiutare i professionisti ad integrarli nella propria pratica clinica ed i non professionisti a richiedere questi trattamenti di dimostrata efficacia per la cura di problematiche emotive e cognitive.
Descrizione professionale
Inizia la sua attività di Psicologo nel contesto della Tutela Minorile, in cui matura un’esperienza significativa con ragazzi adolescenti e le loro famiglie, sino a diventare Responsabile dei Servizi Educativi Domiciliari per numerosi comuni della Brianza.
Parallelamente concentra l’attività clinica e di ricerca nello studio e nel trattamento del Disturbo Ossessivo Compulsivo, del Disturbo da Attacchi di Panico e dei Disturbi Alimentari presso il Dipartimento di Neuroscienze dell’Ospedale San Raffaele di Milano.
Perfeziona la sua formazione in Psicoterapia ad Orientamento Cognitivo-Costruttivista, con particolare attenzione al modello Costruttivista Radicale il quale, alcuni anni più tardi, insegnerà in qualità di docente dedicato presso la scuola di specializzazione in psicoterapia “SPR” (Scuola di Psicoterapia Relazionale” di Milano).
L’attività clinica viene praticata negli anni sia in contesti istituzionali che presso ambulatori privati, anche utilizzando la tecnica EMDR a cui si è precedentemente formato.
Connettersi.
Nuovi modi di relazionarsi attraverso la tecnologia
Evento di Psicologia a Saronno
Sabato 15 ottobre presso l’Aula Magna dell’Istituto Aldo Moro – Viale Santuario, 13
Cell. 375 568 1922
E-mail info@centrointerapia.it